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La storia della Trattoria Zanichelli è davvero affascinante!
La storia della Trattoria è avvolta nel mistero delle sue origini, con le notizie più antiche che risalgono agli inizi dell’800. In quel tempo, Zanichelli Luigi gestiva con l’aiuto dei figli Ferdinando e Laura una bottega che offriva una varietà di servizi, dalla locanda alla vendita di prodotti alimentari. Questi servizi erano rivolti sia alla popolazione locale che ai viaggiatori che percorrevano l’antica via Vandelli.
Successivamente, l’attività passò al figlio Ferdinando e alla moglie Sala Carolina. Purtroppo, la prematura morte di Ferdinando mise il peso dell’attività sulle spalle della moglie e del giovane figlio Paolo. Siamo nei primi anni del 900 e nel 1913 Paolo Zanichelli si sposò con Dotti Laura. Insieme decisero di continuare l’attività ereditata dalla madre.
Paolo e Laura portarono avanti l’esercizio fino agli anni ’50, con tutti i sacrifici e le gioie che ne derivarono. Questo duro lavoro permise loro di vivere serenamente e di crescere nove figli, i quali, nati nel contesto commerciale, riuscirono tutti a brillare nelle attività che intrapresero.
L’ultimo di questi , Giancarlo, rimasto in famiglia, decise di continuare questo lungo percorso. Questa tradizione, portata avanti con orgoglio da vari membri della famiglia Zanichelli, iniziata chissà quanto tempo fa.

Negli anni ’60, Giancarlo insieme alla moglie Maria è stato il primo a portare in tavola di una trattoria le specialità che i Modenesi tanto adorano, il “Gnocco fritto e Tigelle” (Crescentine).

Anche se oggi Zanichelli Giancarlo non è più con noi, la Trattoria continua a aessrere gestita dalla famiglia del figlio Pierluigi con la moglie Barbara.
Ora ci si chiede che futuro abbia questa antica tradizione. Ma non c’è bisogno di preoccuparsi, perché c’è già chi sta pensando a portarla avanti. Infatti, da poco è nato Matteo!
E per concludere, vogliamo condividere una filastrocca scritta da Zanichelli Paolino:
Il sole risplende
Buon gnocco si vende
Salume speciale, di stò casolare
Il vin che vie dato, non è sofisticato
Allegri entrate
Contenti mangiate
Non bestemmiate
E di politica non parlate
Prima che andiate
Il conto pagate!
Zanichelli Paolino

Curiosità Tratta da :
Sua Maertà il Tortellino di Modena The King di Luca Bonaccini edizioni Artestampa Modena
Un tortellino ripieno d’amore
Possiamo immaginarli, Luigi Zanichelli e Carolina Sala nel complice incrocio di sguardi, al primo incontro avvenuto nella locanda di lei, in quel di Modena. Perché questo racconto parte
da qui, o per lo meno è in quella locanda che si è giocata la parte
più romantica della storia. Ma per comprenderla meglio è necessario
tornare indietro nel tempo, ai primi anni dell’800, quando il capostipite
della famiglia Zanichelli, Luigi, gestiva una bottega di alimentari a Torre
Maina lungo la via Vandelli, che rifocillava sia gli abitanti della zona
che i numerosi viaggiatori che percorrevano l’antico tragitto. Luigi era
solito recarsi, ogni lunedì, in città per il mercato. A quei tempi non
esistevano automezzi, ci si spostava a piedi oppure con il Barroccio trainato dal cavallo.
E proprio col suo barroccio, che Luigi raggiungeva Modena per fermarsi a rifocillare se stesso ed il suo cavallo presso la locanda “Al Gambero”. Qui Luigi e Carolina si innamorarono.
Fu proprio grazie a Carolina che trasferitasi a Torre Maina, e nonostante fosse rimasta vedova molto giovane l’attività di Luigi proseguì, con
l’aiuto del figlio Paolo e successivamente il nipote Giancarlo, la bottega
si trasformò progressivamente in Osteria situata ai piedi delle prime
colline dell’Appennino Modenese, la Trattoria Zanichelli è testimone
di questa storia romantica tenuta sempre viva da Pierluigi Zanichelli,
pronipote di Luigi e Carolina. È infatti grazie a Carolina che per le sue
origini cittadine vennero introdotti piatti più raffinati Come i tortellini.
Oggi la Trattoria Zanichelli è conosciuta per il suo Gnocco Fritto e le
Tigelle, ma nel periodo invernale, la domenica a mezzogiorno oppure
su ordinazione si possono gustare i tortellini, immersi in buon brodo di cappone. In cucina un gruppo di signore capeggiate da Yvonne, da
ben 35 anni dipendente della trattoria, realizzano la pasta e i tortellini
a mano ed il ripieno, composto da traculo di maiale cotto, prosciutto
crudo, mortadella e parmigiano-reggiano. Yvonne ha imparato tutti i segreti della cucina da Maria, la mamma di Pierluigi, che oggi a 80 anni
insieme alla nuora Barbara, presiede e supervisiona tutte le operazioni
in cucina senza battere ciglio.
“Quando si dice che l’amore muove il mondo…” Pierluigi Zanichelli.

